Mt 11, 28-30

Pubblicato giorno 9 dicembre 2015 - In home page, Riflessioni al Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Riflessione a cura di Don Pasquale Somma:
Nella Parola di Dio di oggi predomina il tema del riposo. Nel Vangelo è immediato l’invito del Signore ad andare a Lui, per tutti noi che siamo stanchi e oppressi, per ricevere il dono del suo riposo. Non si limita però, solo a chiederci di andare a lui, ma ci chiede anche di condividere il suo carico, che è dolce e leggero. È diverso dal nostro carico, che per sua natura è pesante e faticoso. Insegna, inoltre, la modalità con cui portare questo peso, imparando da Lui a fare propria la sua mitezza e umiltà. Questo ci farà diventare dolce e leggera la fatica della vita, questo ci farà entrare nel suo riposo. Tra le immagini suggestive di ieri in occasione dell’apertura della porta Santa c’è quella del l’abbraccio tra i due papi. La fragilità di Benedetto è diventata la forza di Francesco. Non in termini umani ma in termini di grazia. La sua umiltà e mitezza sono il segno e la conseguenza del nuovo vento della chiesa che la fa essere dolce e leggera in questo anno giubilare della Misericordia. Anche le nostre relazioni possono diventare significative se vissute con umiltà e mitezza.