Oratorio

DESTINATARI

L’Oratorio è aperto a tutti i bambini, i ragazzi, i giovani ed alle loro famiglie. Non ha preclusioni nei confronti di nessuno e non pone come condizione l’essere credenti o disponibili alla proposta di fede.

A chi s’inserisce si chiede di condividere i valori base dell’umana convivenza (in modo specifico il rispetto per le persone e per le cose), senza avere preclusioni nei confronti delle sue attese a condizione che riconosca e rispetti le finalità dell’oratorio.

FINALITA’

  • L’Oratorio vuole accogliere fanciulli, ragazzi e giovani ed educarli a costruirsi secondo il modello di uomo proposto dal Vangelo. Uomo perfetto è Gesù Cristo; nel suo mistero trova luce il mistero dell’uomo.
  • L’Oratorio vuole accogliere l’uomo e, attraverso un’azione educativa, introdurlo gradualmente alla conoscenza del piano di salvezza di Dio realizzato in Gesù Cristo, coinvolgendolo. L’Oratorio si mette al servizio della vita di coloro che accoglie.
  • L’Oratorio mette Cristo al centro, come motivazione prima ed ultima di ciò che in esso si fa. Accoglie Cristo, presente in ogni persona la quale va educata e stimolata:
    • alla conoscenza di sé;
    • ad amare la vita in ogni sua espressione;
    • alla consapevolezza del valore che è, in quanto persona umana, creata ad immagine di Dio e chiamata ad unirsi a Gesù Cristo;
    • alla scoperta dei doni che possiede, affinché possa svilupparli, arricchirli e metterli a servizio degli altri, nell’ambito di una scelta di vita che ciascuno dev’essere aiutato ad individuare.
  • L’Oratorio accoglie il ragazzo e il giovane senza pregiudizi o selezioni, promovendo il rispetto, il dialogo, la tolleranza, la responsabilità, puntando, sempre nel rispetto delle libere scelte personali, all’educazione della capacità di integrare fede e vita.

VALORI

Le molteplici attività dell’oratorio hanno come scopo di educare il giovane ad alcuni valori che sono inderogabili e che potrebbero essere cosi sintetizzati:

1) gratuità
2) centralità della persona
3) solidarietà
4) unità
5) sobrietà
6) umiltà
7) mitezza
8) servizio
9) rispetto/tolleranza

È a partire da questi valori che le varie realtà che operano all’interno dell’oratorio devono ispirare le loro scelte e verificare il loro operato.

1) Gratuità: E’ il donarsi agli altri (ragazzi, adulti) senza chiedere o pretendere un tornaconto economico o umano (un grazie, un riconoscimento sociale). E’ tanto più forte la gratuità quanto più la persona è motivata nella scelta del servizio educativo che ha compiuto, per cui ritiene che quel che sta compiendo è giusto in sé. La gratuità trova il suo fondamento nell’esperienza della croce, dove Gesù ama e si dona a noi senza ricevere alcun bene, ma al contrario subendo il male dell’uomo, l’ingratitudine.

Rispetto all’educazione dei ragazzi e dei giovani significa cercare di raggiungere gli obiettivi educativi, superando le aspettative personali che a volte non ci consentono di essere liberi nell’essere fedeli all’impegno educativo.

E’ una forma di generosità. Non esclude una ricerca di gratificazione, che è data dal servizio educativo che si è scelto di compiere (perché ci è congeniale, risponde alle nostre capacità e aspirazioni). Nell’ambito della realtà oratoriana non esclude l’inserimento e la collaborazione data da figure educative professionali retribuite.

2) Centralità della Persona: Riteniamo che ogni attività o esperienza che si propone ai ragazzi ed ai giovani debba tenere conto delle loro caratteristiche, del loro livello di crescita, delle loro aspirazioni, delle loro difficoltà. Ogni attività (calcistica, catechistica, ricreativa ecc) deve includere tutti i valori che questo progetto educativo contempla e deve essere impostata a partire da questi.

Nel rapporto educativo significa essere attenti alla singola persona, ricercando un dialogo personale. Inoltre richiede di saper riconoscere i doni-talenti che ciascun ragazzo possiede perché possa esprimerli: mettere al centro i ragazzi e giovani significa dare loro spazi-luoghi-occasioni per esprimersi.

3) Solidarietà: È la disponibilità ad aiutare (ascoltare, sostenere) al di là del gruppo a cui si appartiene. E’ il cooperare ad un fine comune ognuno con i propri limiti e potenzialità.

4) Unità: Credere ed agire per gli stessi obiettivi nella condivisione degli stessi valori. Il perseguimento di questi valori ed obiettivi deve essere sempre verificato dal Sacerdote, insieme al consiglio direttivo, e con i vari gruppi presenti in oratorio. Richiede apertura nei confronti delle persone che desiderano inserirsi nell’oratorio. Richiede uno spirito di collaborazione più forte tra i gruppi.

5) Sobrietà: Nel cammino formativo dei ragazzi è importante che venga stimolata una riflessione diretta a:

  • aiutare ad un corretto utilizzo delle cose evitando lo spreco in quanto mancanza di rispetto nei confronti delle persone;
  • educare ad un uso fraterno delle cose in modo che venga messa in pratica la condivisione;
  • fuggire dalla mentalità dell’apparire che ci porta a valutare il valore della persona in base a quanto possiede, superando la massificazione dettata dalla moda.
  • Educare ad un uso corretto delle strutture oratoriale: l’amore e la cura per l’ambiente è segno visibile di amore e cura verso le persone che vi abitano.

6) Umiltà: Significa, per noi educatori, riconoscere che ciascuno ha dei talenti che gli sono stati dati da Dio e che devono essere messi disposizione della comunità in quanto unici ed arricchenti. Questa consapevolezza libera interiormente da qualsiasi atteggiamento di invidia o di competizione. Non ostentare la propria persona; rendersi conto che da solo non ti basti ma che hai bisogno dell’aiuto degli altri; è la consapevolezza dei propri limiti; è modestia e riservatezza nei modi. Nel rapporto educativo significa non prevaricare o obbligare nel proporre i valori ai ragazzi.

7) Mitezza: Indica Io stile dei rapporti tra educatori e ragazzi: essere moderati, tranquilli, dolci. E’ l’essere accessibile a tutti.

8) Servizio: II servizio rimane uno degli obbiettivi fondamentali verso i quali tende tutta l’educazione dei ragazzi e dei giovani, in quanto è il valore cristiano che traduce visibilmente l’amore di Cristo per i discepoli, quando nell’ultima cena lava i piedi. E’ la testimonianza più visibile ed efficace della nostra fede cristiana.

Si traduce nella disponibilità a mettersi a disposizione per tutte le necessità dell’oratorio, anche le più piccole o umili.