Mese di Maggio

Pubblicato giorno 3 maggio 2024 - In home page

16 maggio

“Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;
perché tutti siano una sola cosa”.
Oggi Gesù ci mostra il suo cuore grande. La sua non è un’amicizia acerba, possessiva, esclusiva: è aperta a tutti!
Questo ci fa capire due dimensioni fondamentali:
La prima e’ che anche i nostri orizzonti devono allargarsi quanto più è possibile… sino all’infinito!
La seconda è che la Chiesa non è mai un club, un’élite, un gruppo per pochi eletti, ma è una Comunità aperta ad ogni persona perché si compia la volontà del Signore, vale a dire che “tutti siano una cosa sola “.
Fioretto: riallaccio i contatti con una persona lontana, anche da Dio, per farle avvertire il calore della testimonianza di fede, comunicandole che l’amore del Signore è sempre disponibile nel rispetto della sua libertà.

Giaculatoria: Maria, madre di tutti, prega per noi.

 

15 maggio

Gesù ci ricorda come cura l’amicizia: chiede al Padre di custodire gli amici e proteggerli dal Maligno.
Si fa scudo contro le negatività e custodisce, come l’oro in uno scrigno, la preziosità degli amici perché nessuno si perda.

Fioretto: preghiamo per i nostri amici e consoliamo quelli che in questo periodo vivono in mezzo alle difficoltà.
Giaculatoria: Maria, madre dell’amicizia, prega per noi

 

14 maggio

Gesù sceglie l’amicizia come valore grazie al quale è possibile sperimentare l’altissimo spessore della fede.
Fioretto: ringrazio Dio del mio amico del cuore, vera ricchezza della vita.

Giaculatoria: Maria madre dell’amicizia, prega per noi.

 

13 maggio

Oggi il Signore chiarisce il motivo della sua missione in questo mondo: “Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me”.
Gesù ci dona la pace. Non solo non è un compromesso, un trattato, una tregua, una fragile intesa a tempo determinato, come avviene tra le nazioni, ma è la certezza che pur in mezzo alle tribolazioni, noi possiamo avere fiducia in lui che ha vinto ogni negatività! Questo atteggiamento ci rende costruttori di pace, infaticabili collaboratori di Dio.

Fioretto: raggiungo una persona con la quale i rapporti si sono incrinati e faccio pace!

Giaculatoria: Maria, madre della pace, prega noi e per il mondo intero.

 

12 maggio: solennità dell’Ascensione e festa della mamma

Oggi prendiamo un ascensore particolare che ha un tasto incorporato. Pigiandolo ci fa arrivare fino al cielo, ma una volta giunti lassù, immediatamente ci fa tornare sulla terra per sbrigare da discepoli di Gesù le faccende quotidiane. L’esperienza di preghiera di Dio ci manda a testimoniare la fede vivendo rapporti di comunione, (scacciare i demoni) inventandoci creativamente nuovi linguaggi per rendere inoffensive le situazioni distruttive (i serpenti) e i pericoli di morte (i veleni) che sono sempre in agguato…
E’ necessario farci accompagnare da Maria e da tutte le mamme che non si arrendono mai e con la loro tenacia danno speranza al mondo.

Fioretto: diamo una carezza alle mamme, nel giorno della loro festa

Gaculatoria: Maria, madre nostra, prega per noi

 

11 maggio

Oggi siamo invitati a chiedere al Padre nel nome di Gesù.
Questa “precisazione” ci aiuta a comprendere di nuovo che la nostra preghiera va indirizzata a Dio Padre, nel nome del Figlio Gesù Cristo per opera dello Spirito Santo e per intercessione di Maria e dei santi con l’obiettivo di prendere parte del “circuito” divino d’amore.
Fioretto: scrivere una preghiera al Padre per essere un segno del suo amore

Giaculatoria: Maria, madre di preghiera, prega per noi

 

10 maggio

In questo lungo discorso di addio Gesù incoraggia i suoi discepoli con la più semplice delle immagini: le doglie del parto. E’ un’immagine fortissima, potente, che illumina, che rasserena, che svela, che consola.
Viviamo come dentro un grembo materno: la mia vita, la realtà, è come nascosta in un utero. Come il feto è già un uomo ma non lo è ancora, così quello che viviamo è già orientato alla pienezza ma non lo è ancora del tutto. E il dolore che il mondo vive, le ingiustizie, le incomprensioni, i dolori che io vivo sono come le doglie del travaglio di un parto.
La realtà è fuori da questo grembo che è la terra e la storia che stiamo vivendo ed è in continuità con quanto abbiamo vissuto, così come il feto è già l’uomo che diventerà. Ma come una madre, una volta partorito, non si ricorda dei dolori per la gioia della nascita di una vita, così camminiamo verso un futuro pieno di luce e di armonia e, se lo vogliamo, contribuiamo a costruirlo.
Perciò Maria è per noi un riferimento indispensabile, perché è la mamma del Figlio di Dio: conosce per esperienza diretta il dolore, le sofferenze e le lacrime, ma le ha affrontate con la certezza che non sono l’ultimo stadio della vita; sono un parto che provoca una gioia talmente profonda, da non far ricordare più nessun dolore.

Fioretto: le mamme raccontino ai figli le doglie del parto. Chi non lo è si faccia raccontare la stessa esperienza da una mamma

Giaculatoria: Maria, madre della vita gioiosa, prega per noi

 

9 maggio

Il Vangelo di oggi ci invita a considerare la gioia cristiana. Papa Francesco afferma che essa “è il respiro del cristiano. Un cristiano che non è gioioso nel cuore non è un buon cristiano. È il respiro, il modo di esprimersi del cristiano. La gioia. Non è una cosa che si compra o il frutto di uno sforzo. No, è un frutto dello Spirito Santo. Quello che fa la gioia nel cuore è lo Spirito Santo. La gioia non è vivere di risata in risata. No, non è quello. La gioia non è essere divertente. No, non è quello. È un’altra cosa. La gioia cristiana è la pace, la pace che c’è nelle radici, la pace del cuore, la pace che soltanto Dio ci può dare. Questa è la gioia cristiana. Non è facile custodire questa gioia. C’è un’inquietudine buona, ma c’è un’altra che non è buona, quella di cercare le sicurezze dappertutto, quella di cercare il piacere dappertutto. La gioia, la consolazione, il nostro respiro di cristiani”.

Fioretto: faccio una verifica: sono un vero discepolo di Gesù. Godo della gioia cristiana?

Giaculatoria: Maria, madre della vera gioia, prega per noi

 

8 maggio

Il Vangelo di san Giovanni ci presenta un brano del lungo discorso di addio, pronunciato da Gesù poco prima della sua passione. In questo discorso Egli spiega ai discepoli le verità più profonde che lo riguardano; e così viene delineato il rapporto tra Gesù, il Padre e lo Spirito. Gesù sa di essere vicino alla realizzazione del disegno del Padre, che si compirà con la sua morte e risurrezione; per questo vuole assicurare ai suoi che non li abbandonerà, perché la sua missione sarà prolungata dallo Spirito Santo. Ci sarà lo Spirito a prolungare la missione di Gesù, cioè a guidare la Chiesa avanti. Gesù rivela in che cosa consiste questa missione. Anzitutto lo Spirito ci guida a capire le molte cose che Gesù stesso ha ancora da dire (cfr Gv 16,12). Non si tratta di dottrine nuove o speciali, ma di una piena comprensione di tutto ciò che il Figlio ha udito dal Padre e che ha fatto conoscere ai discepoli (cfr v. 15).
Si tratta di entrare nel mistero di Dio, vale a dire di partecipare al suo progetto, di “prendere un po’ di Vangelo” e condividerlo.
La preghiera del Santo Rosario ha questo significato: non è la ripetizione in serie di un Ave Maria, ma è meditare i misteri, cioè i momenti della vita del Figlio, che rivela il progetto del Padre con la forza dello Spirito Santo.
Maria intercede per noi perché ci lasciamo guidare dallo Spirito nelle situazioni di vita con uno sguardo rivolto a Gesù e, al tempo stesso, aperto agli eventi e al futuro. Egli ci aiuta a camminare nella storia saldamente radicati nel Vangelo e anche con dinamica fedeltà alle nostre tradizioni e consuetudini.

Fioretto: raccontare il brano di Vangelo che ci sta più a cuore ad una persona che ha bisogno di essere incoraggiata

Giaculatoria: Maria del Rosario, prega per noi

 

7 maggio

Il Vangelo di oggi riporta questo passaggio: “È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore”.
Papa Francesco lo spiega così: “Anche in questo si vede l’amore di Gesù per noi: la sua è una presenza che non vuole limitare la nostra libertà. Al contrario, fa spazio a noi, perché il vero amore genera sempre una vicinanza che non schiaccia, non è possessivo, è vicino ma non possessivo; anzi, il vero amore ci rende protagonisti”.

Fioretto: Da oggi in poi mi impegno ad essere un vero educatore: abilitare le persone che incontro vivere da protagonisti, senza dover dipendere da niente e da nessuno.

Giaculatoria: Maria, madre della libertà, prega per noi.

 

6 maggio

La parola di Gesù che oggi è proposta dalla liturgia riguarda lo Spirito Santo: “Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza”.
L’essere coccolati da Dio, l’essere presi in braccio da Maria, la meditazione silenziosa, la preghiera di adorazione non è mai la fuga dalla realtà che abitiamo. Gli incontri con la misericordia di Dio, la tenerezza di Maria sono aiuti indispensabili per consolare, per essere accanto a chi è solo per mille ragioni…
Il mio papà, quando ero ragazzo, mi ha insegnato un detto antico (e sempre nuovo…): la verità è la carità!
Lo Spirito Santo ci fa comprendere che sono i gesti di consolazione solidale ad annunciare la verità della nostra fede!

Fioretto: oggi vivo un’esperienza di consolazione visitando una persona sola.

Giaculatoria: Maria, madre della consolazione, prega per noi.

 

5 maggio

Oggi la parola chiave e’ rimanere. Stare stabilmente. Lasciarsi coccolare dall’amore di Dio. Stare in braccio alla nostra mamma del cielo. Questo ci infonde la sicurezza di essere in grado di amare come Gesù ci ama!
E’ la strategia necessaria per vivere bene anche con fioretti dei giorni precedenti…

Fioretto: concedersi un tempo prolungato di silenzio, di adorazione per meditare la grandezza del dono di essere amati perennemente da Dio.

Giaculatoria: Maria, madre dell’amore, prega per noi.

 

4 maggio

In questo tempo pasquale stiamo leggendo il Vangelo di Giovanni. Il brano di oggi fa riferimento alla parola “mondo”, che vuol dire male, negatività, tenebra…
Gesù dice: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me”. Egli chiarisce che c’è sempre, come ai tempi della Comunità dell’evangelista, una persecuzione in atto nei confronti della fede. Si tratta della tentazione di credere che il male ha la meglio! Nel nostro contesto non ci sono persecuzioni cruente, come in altre parti del mondo, ma in maniera subdola ogni giorno ci viene proposto di vivere in superficie, accontentandoci di godere di piaceri effimeri che lasciano l’amaro in bocca ed il vuoto “dentro”…
Scegliamo di perseverare nella via del bene, dell’amore vero.
Chiediamo a Maria di imitare le sue virtù!

Fioretto: mi impegno a rinunciare alle insidie che il “mondo” mi propone.

Giaculatoria: Maria, madre della perseveranza, prega per me.

 

3 maggio

Oggi Gesù afferma: “Io sono nel Padre ed il Padre è in me… se non altro credetelo per le opere che io compio”.
C’è un impasto delle persone divine, nel quale è immischiata Maria e tutti i santi e noi siamo invitati gratuitamente a gustarne il frutto poi perché poi, dai gesti che compiamo, traspaia la nostra fede in Dio.
Maria è modello della concretezza della fede. I suoi “si a Dio” sono diventati fatti eloquenti di bene! E’ bello pensare che siamo inseriti nel suo impasto quotidiano per alimentare la speranza dell’umanità!!!

Fioretto: compiere un gesto d’amore gratuito come segno di testimonianza di fede.

Giaculatoria: Maria madre dell’amore gratuito, prega per noi

 

2 maggio

Ieri abbiamo iniziato il mese di maggio celebrando la festa di San Giuseppe lavoratore quasi a voler significare che Maria si è impegnata a vivere la sua maternità e educare il suo figlio Gesù con la necessaria partecipazione di San Giuseppe. Questo nostro mese di maggio sarà laborioso, un impegno forte per riscoprire che Maria è generatrice di speranza!
Oggi il Vangelo ci ricorda che l’obiettivo di Gesù è quello che “la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.
La Madonna, come ogni mamma premurosa e attenta, desidera collaborare a che noi viviamo di questa gioia profonda. E in mezzo alle difficoltà quotidiane possiamo avere la certezza di non essere mai soli.

Il fioretto per la giornata di domani: essere pure noi capaci di provocare gioia nella vita di una persona che sappiamo in questo momento essere in difficoltà, garantire forza interiore con la nostra presenza disponibile per trasformare le sue lacrime in motivo di gioia profonda.

Giaculatoria: Maria generatrice di gioia prega per noi