Giovanni 6,16-21

Pubblicato giorno 10 aprile 2016 - In home page, Riflessioni al Vangelo

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

A cura di Don Pasquale Somma:

Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù sceglie di allontanarsi dalla folla e dall’equivoco di poter essere riconosciuto come leader politico. Sceglie la solitudine, in cui spesso nel corso della sua esistenza, si è rifugiato cercando l’incontro intimo e personale con il Padre. Lascia che i suoi discepoli lo precedano sull’altra riva del lago, mentre lui promette che li raggiungerà. In realtà, la traversata sarà troppo difficile e spaventosa, impossibile da completare senza la presenza confortante e salvatrice di Gesù che, con un nuovo segno, confermerà l’onnipotenza del suo amore.
Quando abbiamo l’impressione di affondare con tutto ciò che siamo, con i nostri sogni e le nostre certezze. Quando la Chiesa cui apparteniamo e che amiamo, nonostante i limiti, sembra essere travolta dalle acque minacciose della storia. Quando qualcuno, sulla barca della Chiesa, ci mette impegno a bucare lo scafo, facendolo affondare. È quello il momento di prendere il Signore con noi, di portarlo con noi nelle vicende quotidiane delle nostre piccole vite. I discepoli hanno appena assistito allo strabiliante segno della moltiplicazione dei pani ma ancora non hanno capito. Se Dio è capace di sfamare migliaia di uomini adulti partendo dalla merenda di un adolescente, come non riuscirà a sostenerci nel momento della difficoltà? Ma siamo noi a dover guidare, Dio ci crede capaci di condurre le nostre vite in mezzo alle onde minacciose. Siamo noi, troppo spesso, a non credere di potercela fare… Oggi il Signore risorto ci raggiunge là dove siamo e ci chiede di fidarci, di farlo salire. Facciamolo.