Lc 14, 15-24

Pubblicato giorno 3 novembre 2015 - Riflessioni al Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca

‡ In quel tempo, uno dei commensali disse a Gesù: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!».
Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all’unanimità, cominciarono a scusarsi.
Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato.
Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi.
Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto.
Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».

Riflessione a cura di Don Pasquale Somma:
Gesù ha iniziato la sua predicazione con queste parole: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). Il Regno di Dio si realizzerà pienamente alla fine dei tempi quando tutti gli uomini ne faranno parte. Nel frattempo, tra la prima (incarnazione) e la seconda venuta del Signore (parusia) è in azione la Chiesa, anticipo, primizia e caparra di questa nuova comunità, che ha come centro il Signore ed è contrassegnata dall’amore gratuito e oblativo di Dio. Con la parabola dei partecipanti al banchetto, Gesù parla della partecipazione al Regno di Dio nella sua pienezza. Israele è il popolo che cronologicamente prima di ogni altro è stato invitato al banchetto delle nozze. L’espressione “venite, è già tutto pronto” contiene la chiamata che il Signore ha rivolto all’umanità con la sua venuta tra gli uomini. Tutto quello che c’era stato prima era solo preparazione. Ora questa è conclusa, il banchetto è pronto. La Chiesa intera è preparazione del Regno di Dio; o, più esattamente, è il Regno di Dio nella sua fase preparatoria. Gli invitati della parabola però non sono pronti. Apparentemente, hanno cose più importanti da fare e cosi trascurano ciò che maggiormente urge. Per molti Andare al cimitero è più importante di andare a messa!!!Si danno a cose secondarie e perdono l’essenziale. Nonostante tutto, il Regno di Dio vince perché al banchetto sono invitati «poveri e storpi, ciechi e zoppi». La povera gente, disprezzata dai dottori della legge, trova il suo posto nel Regno di Dio. Quelli che i farisei consideravano rifiuti, scarti, come si esprime Papa Francesco, sono in realtà i prescelti. Un secondo invito – questa volta fuori, per i viottoli e lungo le siepi – è diramato agli estranei, ai lontani, a coloro che erano esclusi. È un avvertimento che vale anche per i cristiani. Al banchetto celeste del Regno di Dio mancheranno persone che dovrebbero essere presenti e saranno presenti invece persone che non si aspettavano, uomini che non fanno parte visibilmente della Chiesa e che tuttavia sono stati uniti a Cristo interiormente senza conoscere la Chiesa. I prescelti saranno diversi da coloro che erano considerati chiamati. E la casa del Signore si riempirà. Non è l’appartenenza che conta. La differenza la fa la fede, la fiducia in Dio che salva, che non fa preferenza di persona, ma guarda nell’intimo dei cuori.