Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Riflessione a cura di Don Pasquale Somma:
“Il vangelo di oggi narra la parabola che si trova solo nel vangelo di Luca, senza parallelo negli altri vangeli. La parabola vuole insegnare che la nostra vita deve essere caratterizzata dall’attitudine di servizio. Inizia con tre domande ed alla fine Gesù stesso dà la risposta. Si tratta di tre domande tratte dalla vita di ogni giorno, per cui gli uditori sono spunti a pensare ciascuno alla loro esperienza e dare una risposta a partire da essa. 1. “Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola?” Tutti risponderanno: “No!”. 2.”Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?” Tutti risponderanno: “Sì! Chiaro!” 3.”Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?” Tutti risponderanno: “No!” Dal modo in cui Gesù porge le domande, la gente si rende conto verso quale direzione vuole orientare il nostro pensiero. Vuole fare di noi servi gli uni degli altri.
Alla fine, Gesù stesso trae una conclusione che era già implicita nelle domande: “Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Gesù stesso ci ha dato l’esempio quando ha detto: “Il Figlio dell’uomo non è venuto ad essere servito, ma a servire”. Il servizio è un tema che piace a Luca. Il servizio rappresenta il modo in cui i poveri nel tempo di Gesù, aspettavano il Messia: non come un re e messia glorioso, sommo sacerdote o giudice, bensì come il Servo sofferente. Maria, la madre di Gesù, disse all’angelo: “Ecco la serva del Signore. Si compia in me secondo la tua parola!”. A Nazaret, Gesù si presenta come il Servo, descritto da Isaia. Nel battesimo e nella trasfigurazione, fu confermato dal Padre che cita le parole rivolte da Dio al Servo. Ai suoi seguaci Gesù chiede: “Chi vuole essere il primo sia il servo di tutti”. Servi inutili! E’ la definizione del cristiano.
Servire ed essere servito. Qui, in questo testo, il servo serve il signore, e non il signore il servo. Ma nell’altro testo di Gesù si dice il contrario: “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli. In verità vi dico: si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli” (Lc 12,37). In questo testo, è il Signore che serve il servo, e non il servo il signore. Questo contrasto è un altro modo per dire: trova la vita colui che è disposto a perderla per amore a Gesù e al Vangelo. Chi serve Dio in questa vita presente, sarà da Dio servito nella vita futura! Come definisco la mia vita?
Mi rivolgo le stesse tre domande di Gesù. Vivo forse come un servo inutile?