Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».
Riflessione a cura di Don Pasquale Somma:
La sicurezza e la naturalezza con le quali Gesù concede al paralitico il perdono dei suoi peccati porta gli scribi e i maestri della Legge a chiedersi chi sia quest’uomo. Egli appare loro come un bestemmiatore, che ha la pretesa di compiere azioni che solo Dio può operare. Gesù risponde alle loro accuse liberando il paralitico anche dal suo handicap fisico. Con il suo perdono gratuito e senza misura, l’uomo riscopre la dignità di figlio che può, nonostante le cadute e i suoi limiti, ricominciare una vita nuova e scoprire, nella semplicità di tutti i giorni, che il Signore sta arrivando e ci porta la sua salvezza.