Matteo 5,17-19

Pubblicato giorno 8 giugno 2016 - In home page, Riflessioni al Vangelo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

A cura di Don Pasquale Somma:

Il Discorso della montagna, dopo l’esordio con la proclamazione delle otto Beatitudini, prosegue con quello che si può considerare il corpo del discorso. I pochi versetti del Vangelo di oggi ne costituiscono l’introduzione. Gesù occupa il primo posto, volgendo il verbo in prima persona: In verità io vi dico… Gesù è colui che adempie la legge; è la misura del Regno. L’amore è l’elemento discriminante.
Spesso le leggi si fanno per normalizzare i vizi della società più che per stimolare alla virtù. In quale Chiesa, inoltre, si vuole vivere, in quella rispettosa dei Comandamenti di Dio e della Chiesa, oppure in quella dell’anarchia o del criticismo? Non mancano gli irrequieti, ed io mi riconosco tale, continuamente alla ricerca dell’ecclesiastico autorevole che permetta loro di sottrarsi alle norme ritenute troppo severe, dispotiche, insopportabili: i tempi sono cambiati! Pertanto, Gesù non è venuto ad abrogare la Legge antica, ma per darle piena realizzazione in se stesso, nel proprio sangue, prendendo su di sé ogni legalismo farisaico (ogni iota, ogni trattino) e realizzando questa “pienezza” nell’amorosa obbedienza alla volontà del Padre. E noi quanto siamo disposti a fare la sua volontà? Così ci ha salvati dalla schiavitù della legge. Nel Regno di Cristo il “minimo” e il “grande” sono le due dimensioni dell’amore: quello disordinato di se stessi rende meschini; quello tutto orientato a Dio rende grandi. Saremo giudicati sull’amore.