In arrivo la XXXV Giornata nazionale delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti
Domenica 17 settembre 2023
A Castellamare di Stabia, don Luigi Milano, parroco di Maria SS. del Carmine, guida una comunità che promuove la formazione dei giovani attraverso una mensa solidale.
Un’iniziativa che aiuta i più fragili e promuove l’inclusione.
Nel centro di Castellammare di Stabia, sessantamila abitanti tra la fine della zona vesuviana e l’inizio della penisola Sorrentina, nel golfo di Napoli, c’è una mensa solidale che aiuta chi versa in condizioni economiche complicate, valorizzando competenze e professionalità dei più giovani e alimentando una grande rete di solidarietà che fa dell’inclusività nei confronti dei diversamente abili un elemento imprescindibile. “Ma io non so come ci siamo riusciti” esclama quasi sorpreso don Luigi Milano a Giovanni Panozzo nel video “Solo insieme” che si può vedere al link https://www.youtube.com/watch?v=-QslekFSbhc. È proprio lui, parroco di Maria Ss. del Carmine, parrocchia di cinquemila persone in pieno centro, a condurre questa comunità, ispirandosi, nel suo ministero pastorale, a don Lorenzo Milani e a don Tonino Bello per far rinascere nel nome della solidarietà una realtà magnifica eppure macchiata dalla presenza della criminalità. Un progetto iniziato nel 2020, in pieno lockdown, quando don Luigi – per 21 anni a S. Leone nella città della pasta, Gragnano – aveva deciso di allestire una mensa solidale. “Tutti avevano paura – spiega Antonella, educatrice e volontaria – lui si è tuffato nel Covid” e così tutto è cominciato. Parallelamente c’è stato il protocollo d’intesa con gli istituti alberghieri di Castellammare di Stabia e Sorrento, inserendo giovani volontari appassionati di cucina e poi, nel corso degli anni, si sono susseguite altre iniziative solidali come il coinvolgimento nelle cucine della cooperativa “Artigiani della preziosità”, che punta alla promozione di capacità lavorative in ragazzi diversamente abili (persone down o con autismo) per dargli la possibilità di autogestirsi.
Preti come don Luigi non si rivolgono solo ai più abbandonati ma ad ognuno di noi. Quotidianamente ci fanno spazio, ci offrono il loro tempo, dividono volentieri un pezzo di strada e ascoltano le nostre difficoltà.
“I sacerdoti, donando sé stessi, ci insegnano che Dio è la realtà più bella dell’esistenza umana”. Sono circa 32 mila in Italia i sacerdoti che – come evidenziato da Papa Francesco – si dedicano agli altri.
Per richiamare l’attenzione sulla loro missione, torna domenica 17 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero diocesano, celebrata nelle parrocchie italiane.
La Giornata – giunta alla XXXV edizione – permette di dire “grazie” ai sacerdoti, annunciatori del Vangelo in parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anticrisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione, punto di riferimento per le comunità parrocchiali. Ma rappresenta anche il tradizionale appuntamento annuale di sensibilizzazione sulle offerte deducibili. Uno strumento di grande valore come spiega il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa, Massimo Monzio Compagnoni: “La Giornata è un appuntamento importante per dire ancora una volta ai fedeli quanto conti il loro contributo. Non è solo una domenica di gratitudine nei confronti dei sacerdoti, ma un’opportunità per ricordare che fin dalle origini le comunità si sono fatte carico di sostenere la Chiesa e questo dovrebbe essere, ancora oggi, il principio di base che spinge a farsi carico del sostentamento dei sacerdoti. Come allora l’impegno dei membri della comunità nel provvedere alle loro necessità è vitale. Le offerte da sempre, quindi, costituiscono un mezzo per sostenere tutti i sacerdoti, dal proprio parroco al più lontano. Basta anche una piccola somma ma donata in tanti”.
Ordinato sacerdote nel 1994, don Luigi Milano, 54 anni, conosce bene il territorio dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, terra ad alta intensità abitativa e con pochissime opportunità lavorative, avendo già proposto un progetto anti-disoccupazione a Gragnano per valorizzare la pasta, un prodotto di eccellenza da quelle parti. E anche a Maria SS. del Carmine, don Luigi ha voluto impostare il medesimo stile di condivisione e promozione del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse umane perché “la solidarietà deve diventare volano di sviluppo e di economia – evidenzia don Luigi a Sabina Leonetti su unitineldono.it -. La nostra zona gode di bellezze naturali uniche, eppure Castellamare paga lo scotto della criminalità, delle infiltrazioni camorristiche, di uno stabilimento termale chiuso e della fuga dei cervelli”.
A sostenerlo una marea di volontari – giovani e meno giovani – che hanno creato un’oasi nel cuore della città, un luogo per aiutare i più fragili e anche per supportare chi aiuta. Perché la mensa solidale è fatta da tante piccole e significative buone prassi: c’è il pasto per chi non può sfamarsi, c’è la formazione per i giovani, c’è lo spazio per l’inclusività. Un insieme di fattori che si percepisce nella quotidianità, producendo benessere e speranza: “Castellammare è una terra ricca di doni ma povera di politiche – spiega Maria Concetta, magistrato e volontaria – e attraverso la cucina solidale vogliamo proporre dei corsi di formazione professionale per ragazzi che hanno lasciato la scuola e consentirgli di imparare un mestiere mentre aiutano queste persone”.
Una grande storia di solidarietà che trae ispirazione dal senso di famiglia di una comunità che aiuta e accoglie volontari e ospiti in un processo aperto di coinvolgimento con un don che per i più giovani diventa “un papà spirituale – aggiunge il piccolo Giuseppe – che mi dà tanta gioia”. E in questo percorso che si fa sentiero di speranza, la strada si percorre assieme, mano nella mano: “Solo insieme si fanno queste cose – conclude don Luigi – ed è una gioia profonda quando ti rendi conto che, nonostante i tuoi limiti, e i miei sono tanti, diventi un punto di riferimento credibile”.
Questa è solo una delle tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio da sacerdoti, impegnati in prima linea, e dalle loro comunità. I sacerdoti sono sostenuti dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento. Nonostante siano state istituite nel 1984, a seguito della revisione concordataria, le offerte deducibili sono ancora poco comprese e utilizzate dai fedeli che ritengono sufficiente l’obolo domenicale; in molte parrocchie, però, questo non basta a garantire al parroco il necessario per il proprio fabbisogno. Da qui l’importanza di un sistema che permette a ogni persona di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani .Nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, le offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti al servizio delle 227 diocesi italiane; tra questi figurano anche 300 preti diocesani impegnati in missioni nei Paesi più poveri del mondo e 2.500 sacerdoti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio degli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2022 si è attestato appena sopra gli 8,4 milioni di euro in linea con il 2021. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo, che ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.
In occasione della Giornata del 17 settembre in ogni parrocchia i fedeli troveranno locandine e materiale informativo per le donazioni ed avranno la possibilità di ricevere un “dono speciale”: le riflessioni di Papa Francesco. Basterà inquadrare il Qr code, presente sulla locandina con l’immagine del Santo Padre e lasciare i propri dati per ricevere via e-mail ogni settimana i commenti del Papa al Vangelo.
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Allegato 1
La raccolta storica delle offerte per i sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero
Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 32 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2022.
Dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti
(Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)
| Anni | Donazioni (migliaia di €) |
Numerosità delle offerte |
Numerosità degli offerenti* |
Offerta media (in €) |
| 1989 | 13.193 | 105.704 | 98.367 | 125 |
| 1990 | 20.377 | 175.132 | 139.821 | 116 |
| 1991 | 21.232 | 185.370 | 143.124 | 115 |
| 1992 | 23.535 | 211.138 | 168.051 | 111 |
| 1993 | 22.492 | 189.213 | 152.362 | 119 |
| 1994 | 23.736 | 196.417 | 163.018 | 121 |
| 1995 | 22.397 | 190.057 | 156.395 | 118 |
| 1996 | 21.879 | 203.044 | 162.825 | 108 |
| 1997 | 21.773 | 197.588 | 155.712 | 110 |
| 1998 | 21.398 | 192.072 | 150.781 | 111 |
| 1999 | 20.553 | 189.475 | 148.049 | 108 |
| 2000 | 20.031 | 181.453 | 143.091 | 110 |
| 2001 | 19.293 | 182.634 | 143.476 | 106 |
| 2002 | 19.036 | 182.272 | 143.215 | 104 |
| 2003 | 18.326 | 176.801 | 140.280 | 104 |
| 2004 | 18.229 | 177.890 | 138.682 | 102 |
| 2005 | 17.470 | 169.764 | 133.411 | 103 |
| 2006 | 16.369 | 155.501 | 122.643 | 105 |
| 2007 | 16.803 | 171.544 | 128.943 | 98 |
| 2008 | 16.562 | 160.878 | 120.607 | 103 |
| 2009 | 14.908 | 147.065 | 114.481 | 101 |
| 2010 | 14.017 | 137.319 | 106.556 | 102 |
| 2011 | 12.794 | 126.940 | 99.207 | 101 |
| 2012 | 11.837 | 113.093 | 88.881 | 105 |
| 2013 | 11.251 | 117.272 | 88.309 | 96 |
| 2014 | 10.546 | 110.831 | 81.996 | 95 |
| 2015 | 9.687 | 97.582 | 71.822 | 99 |
| 2016 | 9.366 | 99.906 | 78.330 | 94 |
| 2017 | 9.609 | 102.820 | 78.176 | 94 |
| 2018 | 8.801 | 98.926 | 74.928 | 89 |
| 2019 | 7.837 | 85.756 | 66.509 | 91 |
| 2020 | 8.718 | 109.983 | 78.853 | 79 |
| 2021 | 8.438 | 106.184 | 75.826 | 79 |
| 2022 | 8.473 | 104.290 | 74.891 | 81 |
*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, inclusi a partire dal 2016
Allegato 2
Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2022
Nel consuntivo relativo al 2022, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti ammonta a 514,7 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.
A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 15,9% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 6,5% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 70,2% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille.
Nel 2022 le fonti di finanziamento sono state:
Copertura costi del clero – 2022 Milioni di euro %
Totale proventi per il sostentamento del clero 395,0 76,7%
Redditi degli Istituti diocesani 33,3 6,5%
Offerte per il sostentamento 8,5 1,6%
Quota dall’otto per mille 353,2 68,6%
Totale entrate personali e parrocchiali 119,7 23,3%
Remunerazioni proprie dei sacerdoti 82,1 16,0%
Parrocchie ed enti ecclesiastici 37,6 7,3%
Sono stati circa 32mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 29.722 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.573 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.
Conferenza Episcopale Italiana
SERVIZIO PER LA PROMOZIONE
DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
Allegato 3
Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti
Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:
1 – Conto corrente postale
Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.
2 – Carta di credito
Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/
- Paypal
Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. www.unitineldono.it/dona-ora/
4- Versamento in banca
Si può donare con un bonifico sull’iban IT 33 A 03069 03206 100000011384 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.
L’elenco delle altre banche disponibili a ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/sostienici/.
5 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero
Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).
L’offerta è deducibile.
Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.